V. T. A.

Anno -

Location -

Informazioni

Ideazione: Andrea Zardi
Creazione ed esecuzione: Giovanfrancesco Giannini e Andrea Zardi
Residency: Summer Studios PARTS/ROSAS Anne Terese De Keersmaeker – Bruxelles

“Quel che c’è di più profondo nell’uomo è la pelle” (P. Valery)

Negli ultimi dieci anni vi è stata una grande diffusione di ricerche scientifiche atte ad investigare le relazioni fra neuroscienze cognitive e il meccanismo di relazione fra attore e spettatore. Le neuroscienze dipingono l’esperienza dello spettatore come un’esperienza non solo percettiva, ma anche performativa: vi è infatti una connessione diretta fra percezione sensoriale e sistema motorio. Davanti a un’azione l’uomo che osserva non è esclusivamente testimone passivo, ma “ispeziona” ciò a cui assiste simulandolo internamente attraverso i propri meccanismi nervosi.
Con V.T.A. si propone di concentrare la ricerca coreografica sul focus della visione e comprensione dal punto di vista dello spettatore, ma con un inquadramento metodologico empirico e scientifico. Che cosa realmente attiva l’attenzione di chi guarda la danza? Il coinvolgimento di cui comunque si parla così frequentemente che cosa implica? La risposta riguarda una reazione emotiva, emozionale o semplicemente riguarda la visione di corpi allenati a fare qualcosa che un corpo normalizzato non riesce a fare?
L’obiettivo di creare una discorsività tra teoria e pratica della danza si concretizza in un lavoro pratico con due danzatori e un compositore musicale, creando alcune partiture di movimento da sovrapporre a diverse tipologie di musica e contaminandoli con discorsi gestuali e significativi.